Giasone
In questo buio polveroso e muto
regna un silenzio che mi fa pensare
a quanto nella vita mi è accaduto
e che solo vorrei dimenticare.
Il culto idolatravo del profitto,
arraffai oro, e donne, e infine un regno,
ma poi il peggior de’ mali mi fu inflitto
vedendo moglie e figlio pagar pegno,
e di loro oggi nulla mi rimane…
Ahi folli glorie, tanto pù lontane
quanto or più affondo in questo vuoto immane,
ahi tardive saggezze, ahi quanto vane
siete, mentre lungi da luci umane
vado a morire solo come un cane.