Ti amavo, divenuta ero tua moglie
il giorno stesso in cui poi sono morta
d’Ade varcando la tremenda porta
e a te lasciando esangui le mie spoglie,
e tu mi amavi, e a prendermi scendesti
movendo il dio de l’oltretomba al pianto,
eppur non valse il più sublime canto
chè alla fine del viaggio mi perdesti;
tornai invano a gustare la speranza
con te di rintrecciar di Amor la danza;
tu poi sei stato accolto lassù in cielo
mentr’io qui mi dissolvo al fosco gelo:
nessuno or più mi vede né mi ascolta,
per me è finita una seconda volta.
Sonnet by Francesca Boncompagni