Di tutte le Nereidi messe insieme
osò mia madre dir ch’ero più bella,
e sciocco sarìa stato haver la speme
che rispondesse a noi benigna stella:
Per espïar fui posta in riva al mare
e attesi il mostro, sola e incatenata,
finché Perseo non mi volò a salvare
e come sposa alfin m’ebbe impalmata.
Ma quivi un’altra colpa io rappresento:
pazzìa humana che il mondo distrugge
è quella madre cui niun figlio sfugge,
e il mio soffrire in mezzo a l’onde e al vento
è l’agonia in un mar d’inquinamento.
Invan l’homo si lacera e si strugge
e vuol giustificare le sue onte:
è la fine stavolta, ci è di fronte,
e senza salvatori all’orizzonte.
Sonnet by Francesca Boncompagni